Ecologia e Ambiente

Come scegliere il miglior fornitore di energia senza sbagliare

Con la liberalizzazione del mercato energetico sono comparsi sul mercato diversi fornitori. Pertanto, al giorno d’oggi, scegliere quello giusto non è così semplice. Tuttavia, individuare un buon fornitore è importante, non solo per ottenere delle bollette più basse, ma anche un servizio migliore e più efficiente.

Comparare le tariffe

Per trovare il miglior fornitore di energia elettrica è fondamentale effettuare un confronto delle tariffe luce. Questo permette di avere una panoramica complessiva sulle proposte dei fornitori presenti sul mercato, non solo delle tariffe praticate in base alla posizione geografica e ai consumi, ma anche delle condizioni contrattuali. Infatti, quando si effettua una comparazione è necessario prestare attenzione anche ai cosiddetti “costi nascosti”, ovvero all’eventuale canone di attivazione, le tariffe aggiuntive al superamento di una determinata soglia di consumo o le penali in caso di disdetta anticipata del contratto.

Valuta le fonti rinnovabili

Quando si confrontano le diverse offerte dei fornitori di energia elettrica è possibile verificare se offrono la possibilità di optare per l’energia verde, ovvero prodotta da fonti rinnovabili come l’acqua oppure il sole. Alcuni fornitori, infatti, potrebbero offrire tariffe specifiche per l’energia rinnovabile o consentire ai clienti di selezionare una percentuale specifica di energia pulita da includere nella propria fornitura. Questa scelta permette di avere un impatto minore sull’ambiente, riducendo le emissioni dovute all’impiego di fonti non rinnovabili nella produzione di energia elettrica. Inoltre, ad oggi, le offerte che prevedono l’utilizzo di energia green hanno un costo competitivo sul mercato e non prevedono prezzi particolarmente elevati.

Costo del kWh

Uno degli aspetti più importanti da valutare quando si vuol cambiare il proprio fornitore di energia è il costo del kWh. È possibile calcolarlo rapidamente, senza dover prendere in considerazione il tipo di tariffa scelto al momento della sottoscrizione del contratto. Tutto quello che occorre fare è prendere una bolletta e tra i dati e le comunicazioni del fornitore trovare la voce “spesa per la materia energia”. Il numero riportato in questa voce deve essere diviso per il numero di kWh consumato, generalmente riportato nella voce della bolletta “Consumo fatturato”. Effettuando questa semplice operazione è possibile rendersi conto di quanto costa, con il proprio fornitore di energia, un kWh e valutare, dunque, se la propria offerta sia vantaggiosa oppure no rispetto alle offerte presenti sul mercato. 

Le modalità di pagamento richieste 

Un altro aspetto da prendere in considerazione quando si vuol cambiare il proprio fornitore di energia è la modalità di pagamento. Infatti, è sempre consigliabile optare per il fornitore che dia la possibilità di scegliere la modalità di pagamento più confacente alle proprie esigenze e abitudini. Tra i mezzi di pagamento maggiormente utilizzati c’è il bollettino postale e addebito diretto sul proprio conto corrente bancario o postale. Alcuni fornitori di energia sono soliti inviare anche le cosiddette bollette telematiche, o web, consultabili direttamente dalla propria area riservata sul portale del fornitore. In questo modo è possibile effettuare il pagamento dell’utenza (normalmente secondo varie modalità indicate) e avere sempre le bollette a disposizione nel caso in cui dovessero occorrere.